Come gli antichi Cavalieri di San Lazzaro, in uno scenario medievale unico come quello di Proceno in provincia di Viterbo, gli operatori volontari della Tutela degli Itinerari Storici e Paesaggistici tornano a solcare le strade ricche di storia del territorio in chiave moderna: non più su adornati destrieri ma in sella a potenti quad (ATV). E’ stato infatti varato il “Nucleo Proceno – ATV” del Corpo Italiano di San Lazzaro – Gruppo Civitas Romae, l’espressione locale del CSLI Italia, un ente di protezione civile e soccorso ramo nazionale della Lazarus Union, ONG con stato consultivo all’ONU e candidata al Nobel per la Pace nel 2017.
“Nel Lazio” -ha commentato il capogruppo di Roma, Germano Assumma- “il Corpo Italiano di San Lazzaro si è specializzato nella Tutela degli Itinerari Storici e Paesaggistici e nell’assistenza ad escursionisti e pellegrini: un gioiello come Proceno “Porta del Lazio”, attraversato dalla Via Francigena, ricco di memorie etrusche e caratterizzato da un paesaggio incontaminato, rispecchia totalmente l’ambiente operativo ideale per i nostri volontari”.
Il “Nucleo Proceno ATV”, capitanato da Marco Nutarelli con i colleghi Claudio Rossi, Lorenzo Pinzi, Gabriele Passeri e, come supporto regionale, Manuel Sgalippa, in collaborazione con le autorità preposte e l’amministrazione comunale contribuirà alla sicurezza del tratto di Via Francigena di competenza e di tutta la rete sentieristica del territorio, assistendo gli escursionisti occasionali come i pellegrini in transito. “Tra le nostre finalità” – ha aggiunto Assumma- “c’è la riscoperta culturale e turistica delle aree dove prestiamo servizio, ponendo sotto rinnovata luce le bellezze storiche, paesaggistiche ed archeologiche di luoghi come Proceno”.
Il pellegrino sulla Via Francigena potrà immediatamente percepire di essere entrato nel tratto del Cammino che lo porterà fino in Vaticano ed attraverso una calorosa accoglienza, la sensazione di sicurezza generata dalla presenza dei nostri operatori e con la qualità dei servizi locali, potrà fissare nella mente il miglior ricordo di Proceno, la “Porta del Lazio”.
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