E’ stata nominata l’Impresa delle Imprese. 1000 km lungo la Via Francigena dal Colle San Bernardo a Roma, attraversando l’Italia, assistendo cinque gruppi diversi fra loro, ma legati da uno stesso filo conduttore, ovvero l’inclusione della disabilità.
Nasce cos il Progetto INSUPERABILE, staffetta dell’inclusione per superare quelle barriere che dividono disabili dai cosiddetti normodotati... ma non solo. L’intenzione del progetto è quello di evidenziare che le persone che praticano un gesto semplice e quotidiano come il camminare o il pedalare, possano trarre vantaggi dal punto di vista psicofisico, e che non esistono reali barriere né limiti, ma solo la volontà.
Suddivisa in 30 tappe, perché queste sono quelle che permettono di arrivare in Vaticano entro il 12 di Settembre in sicurezza, lungo la dorsale della Via Francigena, prende il via l’evento che ha visto impegnato il CSLI Civitas Romae negli scorsi mesi di Agosto e Settembre con 10 operatori sul campo, 6 operatori in sala radio e 4 mezzi.
Impossibile celare le difficoltà già nei mesi precedenti, durante le fasi organizzative, per via delle ristrettezze e protocolli dovuti all’emergenza Covid.
Non tutti gli ostelli sono aperti al pubblico, non tutti offrono assistenza, non tutti hanno letti sufficienti per essere in regola con le norme di contenimento. Per contro le associazioni che inizialmente avevano aderito al progetto, nutrono forte sfiducia e di come potersi muovere senza il timore di un contagio, soprattutto in questo caso, dato che parliamo di categorie protette.
Ma la ROSA RUNNING TEAM, associazione (egregiamente rappresentata da Mariella Faustinoni) che si è occupata della organizzazione ed ha pianificato in perfetta sinergia con il Corpo di San Lazzaro e l’Associazione Via Francigena in Tuscia, non si è lasciata intimidire dalle defezioni iniziali, accogliendo altre richieste, trovando altri sponsor.
Così dopo mesi di lavoro fra video riunioni, mail, organizzazioni incrociate, il 14 di Agosto parte da Colle San Bernardo (CN) con temperature quasi invernali.
Affrontato un dislivello di quasi 2000m, la “Vallee” attende i pellegrini con un clima assolato e caldo, che li accompagnerà fino alla meta.
Il primo gruppo a cui il CSLI Civitas Romae è chiamato a prestare assistenza è capitanato dalla Dott. Maria Luisa Garatti Presidente dell’Associazione “Se vuoi puoi”, ente che si occupa di malati di sclerosi multipla, e da rappresentanti di “Albergo Etico”.
Due operatori in campo in questa prima fase, Ilaria Bartolotti e Alessandra Croci (presidente dell’Associazione Via Francigena in Tuscia) attraverseranno la Valle D’Aosta per un totale di 160 km.
Tappa finale per questo gruppo con passaggio del testimone al secondo blocco è la cittadina di Viverone.
Sulle rive del lago ci troviamo ad accogliere la bellissima compagnia di Roberto La Pellegrina e di suo figlio Riccardo, dell’Associazione Pedalabile: essi, assieme ai loro amici di avventura, dal giorno seguente inforcheranno le biciclette ed i tandem speciali e giungeranno fino Fidenza, attraversando una parte di Pianura Padana, fra campi mietuti e risaie.
Per questi 250 km il CSLI è chiamato ad assistere il gruppo via radio con l’ausilio di PC Nostrum, rete radio di assistenza alla popolazione. Saranno scortati virtualmente, e monitorati attraverso una tabella fitta di check point e di geolocalizzazioni gps, studiata tappa par tappa a tavolino dal direttore del CSLI Civitas Romae e la Centrale Operativa.
Il 24 Agosto giunti a Fidenza , mentre il gruppo di ciclisti torna verso casa, Mariella e Maria Luisa con un pulmino di appoggio arrivano a Lucca, da cui il giorno seguente riprenderanno il cammino
in compagnia dell’Istituto Oncologico Romagnolo.
A scortare il gruppo composto da sole donne, due volontari, Lisa Zanella del Gruppo Civitas Romae e Niccolò Delporto del CSLI Italia.
Giungeranno a Siena, dopo 140 km attraversando la magnifica Val d’Orcia in 5 giorni di cammino. Ad accoglierli un evento in contrada ed una cena medioevale, organizzata ed offerta dal Comune di Siena di cui l’Assessore Tirelli si è fatto portavoce; qui il testimone passa nelle mani dell’Associazione Alzheimer Camuno.
Mancano 280 km a Roma e al grido, “NOI LA FACCIAMO TUTTA” Maria Luisa Garatti e la sua incredibile compagna di avventura, nonché organizzatrice di questa maratona, Mariella Faustinoni, ripartono accompagnate da una volontaria del Gruppo Civitas Romae, Alessandra Farinon, alla volta di Bolsena, dove ad attenderli troveranno Ilaria Bartolotti -che da qui li accompagnerà fino al Vaticano- con il 5° ed ultimo gruppo addirittura dalla Sardegna: sono i ragazzi del progetto Filippide Cagliari, con l’Associazione Diversamente OVD.
Con loro il CSLI camminerà per 140 km lungo i sentieri che portano dal Santo Padre, a cui consegneremo un Bordone, il bastone del pellegrino, confezionato a mano da un volontario del Gruppo ATV Civitas Romae della cittadina di Proceno, Claudio Rossi, ed una brocca con l’acqua della sorgente del Monte San Bernardo, riempita 800 km prima e benedetta dai frati che si occupano della gestione del rifugio in quota, in cui ha pernottato la notte prima della partenza questo fantastico gruppo.
La gioia del cammino -malgrado l’umana stanchezza- colma i cuori di tutti i partecipanti, quando dal Vaticano giunge la notizia che si è stati invitati all’Udienza Generale dal Papa, grazie all’interessamento di Michele Trotta, consigliere del Gruppo Civitas Romae.
Purtroppo non è stato possibile ottenere l’udienza privata per gli impegni pregressi del Santo Padre.
L’occasione fa interrompere temporaneamente la cronologia delle tappe del cammino, alla volta della Santa Sede.
Il 9 settembre, Papa Francesco accoglie e benedice Il Gruppo INSUPERABILE e gli operatori del CSLI presenti in rappresentanza di tutti i volontari.
Il giorno dopo il cammino riprende da dove era stato interrotto, dirigendosi nel Parco di Veio e nel territorio di Formello, ultima tappa prima della Capitale.
Giungere dopo 1000 km attraverso Porta Angelica, all’intero della Santa Sede, è sempre un’emozione fortissima.
Si torna sempre alla memoria del primo passo compiuto, e si guarda all’opera compiuta, perché ogni cammino è una sorta di simbolico cammino della vita, una crescita, una scoperta, dove nessuno deve rimanere indietro.
Il CSLI Civitas Romae, lungo questa direttrice Francigena ha accompagnato ad oggi 15 gruppi di pellegrini “speciali” offrendo assistenza, ma soprattutto dando e ricevendo tanta Umanità.
Σχόλια