Nella costante opera di assistenza e soccorso a favore degli escursionisti e dei pellegrini in transito sulla Via Francigena, il gruppo romano del Corpo Italiano di San lazzaro ha nel tempo rilevato alcune esigenze essenziali cui dover far fronte.
Infatti, se nell’immaginario comune, la condizione di “emergenza” in outdoor è quasi sempre di tipo estremo implicando cadute rovinose, crisi cardiache e respiratorie, colpi di calore, ecc., nella realtà, il tipo di soccorso che quotidianamente i nostri volontari si trovano ad affrontare è fortunatamente meno drammatico, anche se il conseguente intervento risolutivo risulta ugualmente necessario per la salute del fruitore del territorio.
Parliamo di esempi come la puntura di un insetto o lo smarrimento di un medicinale importante, laddove la farmacia più vicina sia a 15 km; ci riferiamo alle frequentissime perdite di orientamento da parte di uno o più individui o il sopraggiungere improvviso di un temporale per turisti poco abituati (e preparati) agli imprevisti della natura. L’emergenza più diffusa soprattutto durante i mesi primaverili ed estivi è la disidratazione.
Abbiamo infatti notato come non sia rara la sottostima del proprio consumo idrico in funzione della lunghezza, della difficoltà e del clima di un determinato itinerario. Sempre più spesso si vedono persone con al seguito la classica bottiglietta da “mezzo litro”, preferita in funzione della praticità piuttosto che della reale utilità: oltre al contenuto insufficiente a contrastare una disidratazione da caldo intenso o da sforzo, la mezzo litro è soggetta al surriscaldamento del contenuto in pochissimo tempo.
In piena estate, pur se le temperature nella campagna laziale raggiungono picchi ragguardevoli, prosegue la presenza dei pellegrini sulla Via Francigena i quali, nonostante siano maggiormente preparati rispetto al turista domenicale, possono incappare in una rischiosa concatenazione di eventi: la perdita di orientamento rispetto ad una mappa o a un navigatore, la certezza di trovare un fontanile in realtà in disuso o sbagliato e la disidratazione. Lo scorso anno, almeno 30 interventi dei nostri volontari sono stati rivolti a pellegrini che, certi di potersi approvvigionare di acqua entro pochi km avevano dato fondo alle proprie riserve, rendendosi poi conto solo all’ultimo di un errore della mappa (o un mancato aggiornamento) o di una errata valutazione delle distanze.
Il Gruppo Civitas Romae del Corpo Italiano di San Lazzaro ha riportato questa criticità sui rapporti del proprio servizio nel Parco di Veio, area che include ben 27 km di Francigena, sensibilizzando istituzioni e privati cittadini.
Il 15 Maggio, il Lions Club Formello – Sacrofano (già resosi protagonista nel sostenere una parte delle attività del San Lazzaro durante la prima fase della pandemia) è intervenuto con una donazione di ben 500 bottiglie di acqua che -opportunamente refrigerate- equipaggeranno i nostri veicoli di servizio sulla sentieristica e sulla Via Francigena a favore di escursionisti e pellegrini in difficoltà.
Il pregevole gesto è stato sottolineato con una breve ma sentita cerimonia alla presenza del Presidente del Parco di Veio, Giorgio Polesi e del Capogruppo del Corpo Italiano di San Lazzaro – Gruppo Civitas Romae, Germano Assumma, ospiti del Lions Club Formello – Sacrofano elegantemente rappresentato da Maria Vittoria Magli, da Carla Sangiorgio e da Rita Marchetti. Il Capogruppo del gruppo romano del Corpo Italiano di San Lazzaro ha ringraziato sostenendo “come simili gesti esaltino il ruolo dei volontari che ogni giorno impegnano gratuitamente il proprio tempo a favore del prossimo: fornendo loro i mezzi per essere davvero utili, essi possono rappresentare indirettamente il grado di grande ospitalità e sensibilità della comunità presente in un territorio, come ad esempio quello di Sacrofano e di Formello”.
Il Lions Club di Sacrofano – Formello non è nuovo ad iniziative a sostegno del territorio e dei suoi fruitori, e questa donazione rafforza la collaborazione con il Corpo di San Lazzaro il cui primo obiettivo è la tutela della storia e dell’ambiente dei luoghi in cui viviamo.
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