Alle soglie della "Fase 3" dell'emergenza Corona Virus, è tempo di bilanci per le attività del Corpo Italiano di San Lazzaro ed in particolare per il gruppo romano.
Sin dai primi giorni, quando cioè non era stato ancora decretato il "lockdown" epidemiologico, la sede nazionale aveva immediatamente attivato i protocolli previsti per questa tipologia di emergenza, ponendo in stato di allerta tutti i gruppi locali. Nelle settimane successive, dove l'Italia è tragicamente apparsa come la nazione più colpita dopo la Cina, la stessa Lazarus Union internazionale è intervenuta, offrendosi a sostegno delle attività di contenimento e assistenza alla popolazione nel nostro Paese, gesto che ogni volontario ha sinceramente apprezzato in un momento di grande difficoltà.
Infatti, oltre ai terribili numeri di contagiati e di decessi, ciò che ha maggiormente colpito gli addetti alle emergenze è stato il senso di disorientamento davanti ad una condizione sociale e sanitaria senza precedenti per la quale nessun governo poteva essere preparato al 100%.
Il Distretto Campano ha operato con riconosciuta efficienza nelle aree di Napoli e Pozzuoli, assolvendo anche a compiti di esposizione al rischio di contagio, come le attività di contenimento e controllo nelle aree portuali partenopee, di assistenza gratuita (attraverso una linea telefonica o un contatto via e-mail) alla popolazione più anziana, sola o colpita da stress e attraverso una costante pubblicazione di informative su media e social network.
Il Gruppo "Civitas Romae", su disposizione del Comando Nazionale, ha incentrato il proprio intervento sul contenimento nei parchi, lungo la sentieristica regionale e nella distribuzione di farmaci e prodotti sanitari nell'area romana, con il supporto -in particolare- dei Municipi di Roma Capitale X e XV e delle decine di farmacie che si sono avvalse del nostro servizio in tutta la città e nel Comune di Formello (RM).
Per far fronte all'emergenza, il CSLI di Roma ha inoltre deciso di sospendere il servizio pubblico per gli escursionisti "Radio Explorer" ponendo a disposizione dei volontari (anche di altre associazioni) e delle autorità i sistemi radio-telefonici di comunicazione che in molte occasioni si sono rivelati utilissimi, soprattutto grazie agli operatori radio specializzati messi a disposizione dall'associazione PC Nostrum che hanno costantemente collaborato durante le fasi più delicate dell'emergenza.
(vedi tutti i nostri media cliccando qui)
Vorremmo in questa sede ringraziare:
tutti i nostri Volontari che attraverso un innato senso di responsabilità ed abnegazione si sono posti al servizio della comunità sostenendo turni talvolta anche gravosi, usando i propri veicoli o raggiungendo le aree di servizio con mezzi pubblici in qualsiasi orario. Tra questi vorremmo citare l'operatrice "delocalizzata" Lisa Zanella che durante le fasi preliminari di costituzione di un Nucleo in Emilia Romagna si è comunque posta a disposizione di alcuni gruppi comunali nella provincia di Ferrara, rendendo visibile ed utile il contributo dal San Lazzaro;
i presidenti e gli assessori dei Municipi X e XV di Roma Capitale, l'assessore alla Protezione Civile del Comune di Formello, il presidente, il direttore ed il comandante dei guardiaparco dell'Ente Regionale Parco di Veio;
le aziende UNIDERM Farmaceutici (che ha donato circa 1600 prodotti farmeceutico-sanitari per la popolazione) e PWM Semiconductors (che ha messo gratuitamente a disposizione le mascherine indossate dai nostri volontari);
il Lions Club "Sacrofano- Formello" per una donazione che ha contribuito all'assolvimento dei servizi di assistenza e contenimento nelle aree verdi nel loro territorio.
Purtroppo, l'emergenza non può dichiararsi terminata, semmai modificata: infatti ci attendono periodi difficili dal punto di vista sociale ed economico che colpiranno duramente il nostro Paese.
Per questo occorrono sempre nuovi volontari, soprattutto tra le persone che possono reputarsi più fortunate, in grado di sostenere con la propria opera gratuita le migliaia di anziani ed indigenti che si andranno ad aggiungere ai numeri mai troppo bassi delle liste della "nuova povertà".
Occorrono nuovi operatori in grado di assistere le tante persone che, dopo un lungo periodo di segregazione domiciliare, come senso di liberazione e sfogo, invaderanno i sentieri e gli itinerari outdoor, senza esperienza o con scarsa preparazione ponendosi potenzialmente in condizioni di rischio.
Qualunque sia il nostro avvenire ed il futuro per i nostri figli, il Corpo di San Lazzaro, nel rispetto dei propri principi cavallereschi, laici e volontaristici di Tolleranza, Umiltà, Misericordia e Carità, sarà sempre presente ed operativo, pronto ad abbracciare chi vorrà fornire altre braccia ed a porgere la propria mano a coloro che avranno bisogno di rialzarsi.
Creiamo nuove prospettive, insieme.
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