MONTE LANDRO: UN SITO DA SALVARE

Sotto i piedi dei Monti Volsinii a circa 580 m. s.l.m. appartenente al comune di San Lorenzo Nuovo, in posizione panoramica sul Lago di Bolsena, vi è una collina chiamata Monte Landro (o Monte Landra, come dettano alcune leggende).
Oggi Passeggiando è possibile imbattersi in un cumulo di “macerie”, pietre laviche e altri frammenti di edifici che vengono inghiottiti dalla folta vegetazione che è andata a formarsi nell’arco di sei anni circa.
Di cosa si tratta? Cosa era questo sito e che funzione aveva? Come è considerato oggi?
Stiamo parlando di un sito archeologico già segnalato e studiato nel 1886 , probabilmente etrusco di notevole importanza e che purtroppo è stato messo nel dimenticatoio, come gran parte dei siti poco noti in Italia
Il monte Landro fu teatro tra l’altro dello scontro risorgimentale tra Garibaldini e truppe Pontificie, indice di un susseguirsi di eventi storici.
Vitruvio ci parlò di strutture sacre in Etruria, le cui caratteristiche erano quelle di avere forma rettangolare, con fondazioni in tufo e con misure rapporto 3/4. Era il prototipo del tempio Tuscanico.
L’edificio di cui parliamo è proprio un Tempio Tuscanico che indica la presenza di un luogo sacro, grazie alla sua posizione.
Nel 2011 iniziò una campagna di scavo coordinata da Enrico Pellegrini e Adriano Maggiani, da parte del Dipartimento di Etruscologia dell’Università Cà Foscari di Venezia che portò alla luce una interessante struttura che confermò un tempio etrusco di caratteristica canonica.
La numerose frequentazione durante il III sec a.C. e anche la deportazione del popolo di Volsinii da Orvieto a Bolsena ha permesso agli archeologi e addetti allo scavo, di recuperare e catalogare una serie di ritrovamenti di antefisse con figure femminili, tegole con decorazioni a motivi vegetali, terracotte decorate (tipiche della produzione di Orvieto), statuette in bronzo, riproduzioni di clave (testimonianza del culto dedicato ad Heracle), tutte datate e collocate al periodo sopra indicato.

Ma il luogo (visto la sua struttura ed il materiale tufaceo) è stata realizzata alla fine del VII sec. a.C e di lì, l’insediamento ha subito variazioni fino il II d.C. (infatti sono state trovate anche alcune monete le cui facciate avevano l’immagine di Antonino Pio); si parla pertanto di una frequentazione che giunge fino il periodo tardo Impero.
Nel 200 d.C. il sito luogo di