LA TERAPIA FRANCIGENA

Lo sport come migliore medicina per temibili patologie, il coraggio di una scommessa, la tenacia di portare a termine un’impresa… queste le caratteristiche, ma preferiremmo chiamarle “virtù”, che hanno animato i nuovi protagonisti della Via Francigena assistiti dal Corpo Italiano di San Lazzaro.
La stagione estiva si conclude con due eventi che hanno indelebilmente segnato nella nostra memoria, orme impresse sul mistico tracciato francigeno, una via che ancora una volta ha rievocato la propria millenaria missione di speranza: fatica, determinazione e capacità di affrontare ogni tipo di ostacolo, rappresentano infatti da sempre la metafora iniziatica della vita alla conquista di obiettivi solo apparentemente irraggiungibili.
E’ la storia di Maria Luisa Garatti, avvocato, presidente dell’Associazione “SeVuoiPuoi” e da 14 anni affetta da Sclerosi Multipla.

Assistita dal dott. Gabriele Rosa, noto medico sportivo e preparatore atletico nonché manager sportivo con la sua Rosa Associati (20 ori ai campionati del mondo, 11 maratone di New York 19 medaglie olimpiche, 8 record del mondo), Maria Luisa ha percorso i 300 chilometri che collegano Siena a Roma armata di una forza che pochi di noi sarebbero in grado di emulare, come si evince dalle sue stesse parole: “Durante una delle mie giornate difficili, in cui ero rinchiusa in casa, ho pensato a questo progetto: un modo per far conoscere la malattia di cui soffro da 14 anni, raccogliere fondi per la ricerca e muovere le mie gambe anche per chi non può .. un cammino dentro i meandri della mia anima per rendere ancora più forte la mia voglia di vivere. Perché io non mi arrendo e, anche se ogni giorno mi sento stanca e spossata, come se avessi uno zaino di 20kg costantemente sulle spalle, so che c’è una vita da vivere, ci sono corse da fare, obiettivi da raggiungere, sorrisi da trasmettere. Le giornate vanno vissute fino in fondo, nonostante tutto, perché non si sa cosa si trova dietro l’angolo …"
